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Letteratura per l'infanzia

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Sìse
view post Posted on 16/6/2011, 16:25     +1   -1




La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, fu pubblicato per la prima volta nel 1945. E' un romanzo scritto per i bambini. Pur essendo Buzzati un autore che non si risparmia nei risvolti più drammatici della vita e dell'umano sentire, ho sempre trovato in lui una forza immaginativa e una capacità di stupirsi e stupire, che gli adulti quasi sempre dimenticano.
Il romanzo è stato anche illustrato da lui: il tratto è infantile, le scene coloratissime e godibilissime:

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Sìse
view post Posted on 17/6/2011, 10:56     +1   -1




Il libro dei gatti tuttofare, di Eliot (titolo originale: OLD POSSUM'S BOOK OF PRACTICAL CATS) è stato stampato per la prima volta nel 1939, con le illustrazioni dell'autore

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Io ne ho un'edizione del '94, tradotta da Roberto Sanesi, con i bellissimi disegni di Edward Gorey e una prefazione di Emilio Tadini.

Si tratta di un libro sui nomi dei gatti.
Eliot, nella prima poesia sostiene che un gatto debba avere tre nomi: un nome sensato, un nome dignitoso e un nome che solo il gatto può conoscere. E così, gatto dopo gatto, nome dopo nome, scorrono piacevolmente le rime di Eliot, meravigliosamente tradotte da Sanesi, e scoppiano le risate (a denti stretti) che il lettore si fa.
Abbiamo il Tiremmolla (the rum tum tugger), Brunero il gatto del mistero (Macavity: the mistery cat), Gattatràc e Gattafascio (Mungojerrie e Rumpelteazer) e molti altri.

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Edward Gorey con i suoi gatti



Edited by Sìse - 22/6/2011, 16:55
 
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Sìse
view post Posted on 22/6/2011, 14:29     +1   -1




C'è un libro bellissimo che si intitola I Tre Cosmonauti, scritto da Umberto Eco e illustrato da Eugenio Carmi. E' una piccola favola che a leggerla ci si impiegano al massimo cinque minuti. Eppure il messaggio è intenso: non per niente l'ha scritto Eco, che non è da tutti il saper smussare bene un concetto importante come quello dell'accettazione del diverso fino a renderlo una favola.
La storia è quella di tre cosmonauti, uno russo, uno americano e l'altro cinese che vogliono raggiungere Marte. Una volta su Marte diffidano l'uno dell'altro, perché parlano tre lingue diverse e non si capiscono. La parolina magica arriverà in una notte silenziosa: i tre cosmonauti, sentendosi soli e guardando la terra di lontano pronunciano la parola mamma... mommy, mama e ma-ma, e capiscono che stanno provando gli stessi sentimenti. Si fanno coraggio e si avvicinano l'uno all'altro.
Arriva un quarto elemento: il marziano, il quale vedendoli pronuncia una bellicoso GRRR. Di fronte a quel mostro i tre cosmonauti superano definitivamente i sospetti reciproci e si coalizzano contro il marziano.
Arriva un quinto elemento: un uccellino marziano cade da un albero e trema di paura. I tre cosmonauti versano una lacrima di compassione e a quel punto accade un fatto strano: il marziano si lascia sfuggire tre fili di fumo dalla proboscide, mentre si china a raccogliere il piccolo per scaldarlo. I tre fili di fumo sembrano pericolosi ma sono inequivocabilmente delle lacrime.
Il marziano ha un cuore, e non è diverso da loro.

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Edited by Sìse - 22/6/2011, 16:54
 
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Sìse
view post Posted on 30/6/2011, 11:51     +1   -1




Può capitare che certi dettagli restino nei meandri della mente e che, riaffiorando nei sogni, il caso poi gli dia un senso riallacciandoli alla realtà.
Eravamo in sogno, un paio di notti fa. Era un giorno di festa, probabilmente un compleanno.
Mia figlia scorrazzava tra la casa e il giardino e così alcuni suoi amichetti.
Andiamo a vedere il toro!
Toro?
Sì!! Portano il toro adesso.
Guarda che è finto, il toro...
Ma che dici!
Certo che è finto... credi che portino un toro vero nel mio giardinetto??

Ieri sera do una scorsa alla piccola libreiria di Bianca, cercando un testo adatto a questa discussione e prendo un paio di libri delle Edizioni C'era una volta... che comprai prima della nascita di mia figlia ad una fiera di libri per ragazzi che mi sembra fosse quella di Bologna, che lessi allora e che ho ripreso in mano negli anni successivi solo per pulire la libreria. Uno dei due è Il compleanno dell'Infanta di Wilde, con le splendide illustrazioni di Octavia Monaco

complinf

ma Wilde, dico tra me e me, non può definirsi un autore insolito rispetto alla letteratura per ragazzi... quindi abbandono l'idea di inserirlo qui. Mi metto a leggiucchiare e incredibilmente scopro che alla festa della Principessa Infanta di Spagna...

La lotta dei tori era proprio uno spasso, ancora più bella - pensava l'Infanta - delle corride vere che aveva visto a Siviglia [...]
Alcuni ragazzi cavalcavano cavallucci di legno riccamente bardati, brandendo lunghi giavellotti ornati da allegri pennacchi di nastri colorati; altri, a piedi, agitavano i loro mantelli rossi davanti al toro e saltavano con agilità lo steccato quando lui li caricava; quanto al toro, era proprio come un toro vero, anche se era fatto soltanto di vimini e di pelle tesa [...].


Sono rimasta di stucco!

Edited by Sìse - 30/6/2011, 13:46
 
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3 replies since 16/6/2011, 16:25   435 views
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